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Vaia, la trasformazione del paesaggio
Il 29 ottobre 2018 una tempesta, generata dal ciclone mediterraneo Vaia, ha colpito una parte del territorio alpino.
Fortissime raffiche di vento, con punte fino a 200 km/h, hanno distrutto i boschi alpini causando la caduta di milioni di alberi. Una calamità che ha trasformato i connotati paesaggistici di diverse zone causando danni economici, ecologici e della biodiversità.
Esperti meteorologi hanno evidenziato come alla violenza di Vaia abbia in parte contribuito, tramite una maggiore disponibilità di energia e vapore acqueo, la superficie del Mediterraneo, ancora molto calda al termine di ottobre, con temperature di 1-2 gradi superiori al passato.
Queste piccole anomalie, come appunto l’innalzamento delle temperature dei mari, comportano effetti di vasto livello, ma vengono sottovalutate: purtroppo ci si dovrà abituare a lunghi periodi di siccità a cui seguiranno ondate brevi di maltempo caratterizzate però da temporali di forte intensità. Fenomeni meteorologici sempre più intensi ed estremi imputabili principalmente ai cambiamenti climatici.
Un contesto evolutivo che farà registrare un costante peggioramento delle condizioni climatiche, renderà inderogabili le azioni sul fronte dell’adattamento ad un clima che cambia, con l’obiettivo di salvare le persone e riducendo l’impatto economico, ambientale e sociale.
Fortissime raffiche di vento, con punte fino a 200 km/h, hanno distrutto i boschi alpini causando la caduta di milioni di alberi. Una calamità che ha trasformato i connotati paesaggistici di diverse zone causando danni economici, ecologici e della biodiversità.
Esperti meteorologi hanno evidenziato come alla violenza di Vaia abbia in parte contribuito, tramite una maggiore disponibilità di energia e vapore acqueo, la superficie del Mediterraneo, ancora molto calda al termine di ottobre, con temperature di 1-2 gradi superiori al passato.
Queste piccole anomalie, come appunto l’innalzamento delle temperature dei mari, comportano effetti di vasto livello, ma vengono sottovalutate: purtroppo ci si dovrà abituare a lunghi periodi di siccità a cui seguiranno ondate brevi di maltempo caratterizzate però da temporali di forte intensità. Fenomeni meteorologici sempre più intensi ed estremi imputabili principalmente ai cambiamenti climatici.
Un contesto evolutivo che farà registrare un costante peggioramento delle condizioni climatiche, renderà inderogabili le azioni sul fronte dell’adattamento ad un clima che cambia, con l’obiettivo di salvare le persone e riducendo l’impatto economico, ambientale e sociale.
